Rari Nantes Florentia, un nome che adesso a Firenze richiama subito l’immagine della pallanuoto: ma si dovrà aspettare circa un quarto di secolo dalla nascita della Rari, il 1904, perché prenda corpo la disciplina che tanto lustro ha dato alla città di Firenze negli anni successivi, con i nove scudetti, la conquista di una Coppa Italia, i campioni che hanno contribuito alle vittorie dell’Italia in Campionati Europei, Mondiali ed Olimpiadi.
E’ un ligure che si trasferisce a Firenze, Pino Valle, a mettere insieme il primo nucleo di giovani fiorentini dediti alla pallanuoto. Questo sport, inventato dagli inglesi (che vincono anche le prime edizioni delle Olimpiadi di specialità) in Italia, inizialmente, prende campo in Liguria, a Milano ed a Napoli. Specie in Liguria, dove gli incontri si disputano nei porticcioli delle varie località della Riviera, il gioco si sviluppa e si diffonde. Pino Valle, genovese, arriva a Firenze e getta le basi di quella squadra che, nel breve volgere di quattro anni, arriverà al primo scudetto. Siamo nel 1933, e questa data segna l’inizio di un felice periodo in cui la Rari vincerà, fino al 1948, sette titoli di campione d’Italia. In quelle formazioni militano giocatori che conquisteranno il titolo olimpico di Londra del ’48 ed il Campionato Europeo di Montecarlo nel 1947, come i fratelli Pandolfini, i fratelli Raspini, con Pino Valle Commissario Tecnico. A quei tempi (e per molti anni ancora) il campo di pallanuoto era l’Arno, delimitato da pontoni e corsie, e quei gradoni in cemento che ancora si possono scorgere sotto l’attuale piscina erano le tribune, affollate di fiorentini che seguivano le imprese di quel primo settebello.
Ci si divideva (e questo sarà possibile fino ai primi anni settanta) fra l’attività di pallanotista e quella di nuotatore (molti dei grandi nuotatori rarini di quegli anni sono stati degli eccellenti pallanuotisti), addirittura nei primi anni si disputavano, prima degli incontri, delle gare di nuoto, e la squadra che le vinceva cominciava la partita con una rete di vantaggio. Gli anni passano, e prima che la Rari riesca a riassaporare il profumo di uno scudetto passeranno quasi trent’anni (siamo infatti al 1976), nel frattempo, però, la squadra biancorossa fornisce alla nazionale tre dei giocatori che contribuiranno al trionfo olimpico di Roma ’60, Danio Bardi, Gianni Lonzi, Brunello Spinelli. Quindi, nel 1976, con la stella Gianni De Magistris che trascina un gruppo di buoni giocatori, tutti fiorentini, all’ottavo scudetto, cui seguirà il nono nel 1980. Con Gianni De Magistris in nazionale l’Italia conquista la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Montreal (con Umberto Panerai e Riccardo De Magistris), il bronzo agli Europei ed il titolo di Campione del Mondo a Berlino nel 1978. In quelle squadre un ruolo fondamentale viene svolto da altri due personaggi fiorentini, infatti Gianni Lonzi è il commissario tecnico e Gigi Raspini il dirigente della federazione addetto alla pallanuoto di quegli anni.
Il resto è storia recente. C’è spazio per un argento mondiale a Madrid per Riccardo Tempestini in una finale mozzafiato, un titolo Europeo a Vienna ’95 ed un bronzo ad Atlanta ’96 (Olimpiade) per Leonardo Sottani, che assieme a Leonardo Binchi e Roberto Calcaterra ha conquistato la medaglia di bronzo ai Campionati Europei che si sono svolti, con grande successo organizzativo e di pubblico, a Firenze nel settembre 1999.
La cronaca di quest’ultimo periodo racconta di una Rari, affidata prima alle mani di Riccardo Tempestini e trovatasi per due anni consecutivi, il 2001 ed il 2002, a disputare la finale scudetto con il Posillipo, dunque con il titolo simbolico di “vicecampione d’Italia” ed a vincere una Coppa delle Coppe 2001, e poi a quelle di Marco Risso, capace di mantenere ottimi piazzamenti nel campionato maggiore tanto piu significativi in quanto ottenuti con una squadra giovane.
Ma racconta anche della nuova realtà della pallanuoto femminile, le “Rarigirls”, approdate da pochi anni nella serie maggiore e oggi ai vertici della pallanuoto nazionale.