Firenze e la Rari, anzi no la Rari è Firenze
Una storia ultracentenaria cominciata proprio lì, al numero 24 di Lungarno Ferrucci il 22 dicembre del 1904, sulla riva sinistra dell’Arno ai piedi del Piazzale Michelangelo.
Un angolo di città costruito da soci e fiorentini e poi regalato alle varie amministrazioni, diventato negli anni il tempio del nuoto e della pallanuoto fiorentina e nazionale. Più che un semplice circolo la piscina Raspini è la casa dello sport fiorentino, e sta a Firenze come il David all’ Accademia e la Primavera del Botticelli agli Uffizi.
Un luogo “sacro” per intere generazioni di fiorentini, perché la Rari oltre ad essere la più longeva società è contestualmente la più titolata dell’intera Toscana con nove scudetti, ottantotto titoli nel nuoto e nei tuffi e centinaia di atleti forniti alle rispettive nazionali fino alla conquista del collare d’oro al merito sportivo.
Insieme, sulla riva sinistra dell’Arno, la Rari e Firenze hanno scritto e riempito le pagine più importanti della storia sportiva di questa città: Campioni, ragazzi e famiglie che hanno imparato a nuotare e a tuffarsi ma soprattutto a vivere da uomini e donne che oggi s’interrogano sul futuro dell’impianto insieme ai soci, come ha dichiarato un provato Andrea Pieri, numero uno biancorosso e vice presidente FIN: “Oltre al valore storico e sociale della più antica società sportiva Toscana, la Rari è un patrimonio per l’intera città da sempre gestito e curato con la diligenza del buon padre di famiglia. In questo momento importante per tutto il movimento natatorio nazionale, dopo le medaglie conquistate agli ultimi campionati del mondo, lo stesso presidente della FIN Paolo Barelli ha riconosciuto l’ottimo lavoro e il grande impegno sul territorio delle medesime società (lettera aperta del Presidente della FIN Paolo Barelli https://www.federnuoto.it/home/federazione/news-la-federazione/35303-mondiali-barelli-grazie-a-tutti-voi.html) “Questi successi rappresentano la forza del modello federale, che fonda saldamente le proprie radici su una base composta, alimentata e coltivata dalle società, che formano e crescono gli atleti. La federazione, con i comitati regionali, continua ad essere di stimolo e supporto ad un’attività capillare che coniuga le esigenze di uno sport sociale a quelle agonistiche di altissimo livello. Senza l’impegno dei dirigenti, per lo più volontari, dei tecnici e il sacrificio delle famiglie, nessun risultato di prestigio sarebbe possibile, nessuno Inno di Mameli sarebbe suonato, nessuna bandiera sventolata”
Ad oggi, aggiunge Pieri, provato da queste vicissitudini che hanno profondamente inciso anche nella sua vita intima e familiare: “Ricordo tutti i passaggi la Legge regionale 41/2018 l’ l’approvazione del progetto preliminare da parte della Giunta del Comune di Firenze con il relativo finanziamento, il superamento del cronoprogramma del 2013, il parere della Regione Toscana del 11 marzo 2019 sul rischio idraulico, la conformità urbanistica e la concessione per la copertura temporanea della piscina da parte del genio civile fino a tutto il 2021. Informato degli incontri fra le varie amministrazioni pubbliche già fissate entro la fine di questo mese, mi appello ancora fiduciosamente alle stesse amministrazioni per una definitiva attuazione e un rapido avvio dei lavori di riqualificazione dell’impianto, offrendo la massima collaborazione com’è consuetudine della rari. A tal proposito infatti, il consiglio direttivo ha approvato all’unanimità la decisione proposta della Regione Toscana, chiedendo alla stessa le indicazioni circa le aree oggetto della riconsegna e i termini necessari agli Enti al fine di definire il percorso e gli incontri già fissati”.