Presentiamo, con questa piccola intervista, i difensori delle nostre squadre maschili di pallanuoto:
– Francesco Coppoli, nato a Firenze il 27.12.1989, calottina #6 della squadra di A1;
– Niccolò Cecere, nato a Firenze il 13.04.1996, calottina #6 della squadra Under20;
– Gabriele Simonti, nato a Bagno a Ripoli (FI) il 31.03.1991, calottina #2 della squadra Under 17.
Quando hai iniziato a fare pallanuoto e come è nata questa passione?
F: Ho cominciato a giocare a pallanuoto quando ero alle medie. Diciamo che ho iniziato, come penso tutti i bambini, col nuoto; poi mi ricordo che quando ci fu da scegliere se continuare con il nuoto o passare alla pallanuoto, non ho avuto dubbi! Devo ringraziare molto mia madre per questa scelta: è stata lei che mi ha spinto a scegliere la pallanuoto.
N: Ho cominciato a praticare questo sport all’età di 9 anni. Inizialmente avevo cominciato per imparare a nuotare, nulla di più; poi mi si è presentata davanti agli occhi l’occasione di giocare a pallanuoto: non potevo dire di no! Da lì è cominciata la passione che nutro ancora oggi e che piano piano è diventata parte di me.
G: Tutto è cominciato quando mi sono stancato di fare nuoto: mia madre mi consigliò di provare pallanuoto, avevo 8 anni, ed ora eccomi ancora qua!
Cos’ ha la pallanuoto secondo te che gli altri sport non hanno?
F: Penso che la pallanuoto, così come lo sport in generale, debba essere costantemente presente nelle vite delle persone di qualunque età; nella mia vita vedo lo sport come una componente molto importante. In particolare credo che la pallanuoto possa insegnare valori importanti come l’impegno, il sacrificio, la responsabilità e il saper stare in gruppo, valori che sicuramente saranno utili in molti aspetti della vita di tutti i giorni.
N: Questo sport è bello proprio perché un gioco di squadra, in cui condividiamo emozioni e amarezze. Comporta molto sacrificio ed impegno imponendo una rigida disciplina che servirà anche nella vita. Viene praticato principalmente per passione, certo non per guadagnare molti soldi.
G: La pallanuoto ti forma il carattere: determinazione, impegno costante, forza di volontà, passione e divertimento.
Come ti stai preparando alla prossima gara?
F: Mi preparo alle partite sempre nello stesso modo: cerco di allenarmi bene, con la massima serietà e concentrazione; in particolare nei giorni precedenti alla partita cerco di mangiare bene, andare a letto non troppo tardi e risolvere i piccoli dolori che una settimana di allenamento comporta, per cercare di arrivare alla partita al massimo della condizione.
N: Purtroppo durante l’anno ho avuto degli infortuni che mi hanno impedito di allenarmi nella maniera dovuta e a pieno ritmo. In questo momento sto comunque cercando di riprendermi e riacquistare la forma, in modo tale che per i prossimi appuntamenti sportivi sarò al massimo delle mie capacità.
G: Mi alleno tutti i giorni impegnandomi al massimo.
Com’è il rapporto con i compagni? E con l’allenatore?
F: Penso che soprattutto quest’anno il rapporto con i compagni sia molto buono: siamo un gruppo molto giovane, con alcuni ci conosciamo e giochiamo insieme fin da piccoli. Con Riccardo (l’allenatore) mi trovo benissimo: penso sia una persona molto in gamba e preparata, riesce ad alternare momenti di serietà a momenti in cui ci è concesso scherzare, senza mai dimenticarsi di imprimerci la giusta carica e la giusta grinta che lo hanno caratterizzato come giocatore e che continuano a caratterizzarlo come tecnico e come persona.
N: Il rapporto con i miei compagni è un buono. Grazie a loro riesco a migliorare ogni giorno le mie qualità da giocatore perché, essendo più grandi di me e anche più esperti, mi aiutano a perfezionarmi in questa disciplina. Il mio allenatore Riccardo invece è un buon tecnico che mi ha insegnato molto e sarei felice di renderlo fiero di me durante la mia permanenza a Firenze.
G: Il rapporto con i compagni è unico: siamo un gruppo molto unito, sia dentro, che fuori dall’acqua; verso l’allenatore ho il massimo rispetto e lo considero come un secondo padre
Qual è il ricordo più bello? E quello più brutto?
F: Penso che i ricordi più belli pallanuotisticamente parlando li ho vissuti l’ anno scorso, con l’esordio in Nazionale, con cui ho giocato la finale di Eurocup. Credo però che il ricordo più bello sia stato il terzo posto in campionato, che ci avrebbe permesso di giocare la Champions quest’anno; sentire la musica della Champions League a “Bellariva”, dopo 10 anni, con tutta la gente in piedi che ci applaudiva: non lo scorderò mai! Peccato poi per come è finita.
Per quanto riguarda il ricordo più brutto penso di non avere dubbi: era il 12 febbraio 2013, durante una partita amichevole con la Nazionale, in un contrasto di gioco, mi sono fratturato il quarto metacarpo; questo infortunio mi ha tenuto fuori dal l’acqua per ben due mesi, facendomi saltare l’andata della finale di Eurocup.
N: Il ricordo più bello è stata la finale disputata nel Centro Federale di Ostia nel 2012, categoria u17, con la mia ex squadra, la Rari Nantes Camogli guidata dal tecnico Alessandro Cavallini. Fu il momento più bello perché ebbi l’onore di diventare Campione d’Italia.
Il momento che mi ha lasciato l’amaro in bocca è stato alle finali nazionali a Bogliasco l’anno scorso, categoria u20, con la Rari (Florentia) guidata dal mio attuale allenatore Riccardo Vannini, che purtroppo si sono concluse con un terzo posto. Non lo definirei proprio un brutto ricordo, ma sono certo che le nostre capacità andavano ben oltre quell’ultimo gradino del podio.
G: Il ricordo più bello è il terzo posto alla finali nazionali u15, quello più brutto le finali nazionali u17 dell’ anno scorso.
Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
F: I miei obiettivi per il futuro sono di continuare a studiare (sono impegnato nella laurea specialistica in ingegneria) e poi sicuramente di continuare a giocare a pallanuoto, cercare di entrare (e poi restare) nel giro della nazionale di Campagna e magari partecipare a una competizione importante.
N: I miei obbiettivi futuri sono di giocare ad alti livelli e ricevere maggiori emozioni di quelle che ho vissuto fino ad adesso.
G: Il mio obbiettivo futuro è assicurarmi un posto in prima squadra e riuscire a vincere lo scudetto.
Qual è stato, secondo te, il più grande pallanuotista di tutti i tempi?
F: Non so se definirlo il più grande giocatore di tutti i tempi, ma sicuramente Tamas Kasas penso sia stato il giocatore più forte degli ultimi decenni: sono cresciuto guardandolo giocare e penso che quando qualcuno pensa alla pallanuoto gli venga in mente lui. Difficilmente nascerà un giocatore con la sua classe e il suo talento.
N: Secondo me il più grande pallanuotista di tutti i tempi è stato Manuel Estiarte, giocatore con un talento indiscusso.
G: Umberto Panerai, uno dei più forti portieri di sempre e un maestro di vita.
Le persone o le cose più importanti della tua vita?
F: Le persone più importanti della mia vita sono sicuramente la mia famiglia, in particolare mia sorella, i miei genitori e i miei nonni, che mi hanno aiutato a diventare il ragazzo che sono oggi e a raggiungere tutti i miei obiettivi senza mai farmi mancare nulla.
N: Le persone più importanti della mia vita sono ovviamente i membri della mia famiglia, in modo particolare i miei genitori, che mi hanno sempre accompagnato nel mio percorso agonistico, dandomi la possibilità di renderlo parte della mia vita.
G: La famiglia prima di tutto, poi gli amici.
Perché consiglieresti questo sport?
F: Consiglierei questo sport a chi, lo sport, lo ama. Come ho già detto prima la pallanuoto è uno sport che può insegnare valori importanti, come il rispetto per i compagni e per l’avversario, insegna a sacrificarsi per aiutare un amico o un compagno di squadra. E’ uno sport di grandi soddisfazioni, ma anche di grandi rinunce, e richiede un grosso impegno di organizzazione per poterlo svolgere insieme allo studio; ma non è impossibile: come io stesso ho fatto, con l’impegno giusto, si possono fare portare avanti entrambe le cose.
N: Questo sport lo consiglio a tutti, perché è sano, ti circonda di persone che ti aiutano nella crescita e, come ho già detto precedentemente, ti prepara per essere migliore nella vita.
G: Perché è uno sport bellissimo e salutare, che entra subito a far parte della tua vita e difficilmente ne esce.
L’appuntamento per tutti è SABATO 01 FEBBRAIO alle ore 15.00 alla Piscina di “Bellariva” per la 4ª giornata di ritorno del Campionato di A1 maschile:
RN FLORENTIA – CARISA RN SAVONA
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