Un altro grave lutto in casa Rari Nantes Florentia. E’ improvvisamente scomparso a 78 anni, Paolo Galletti, uno dei più grandi talenti italiani del nuoto degli anni ’50 e ’60. Nato a Firenze il 7 marzo 1937 nel rione di piazza Gavinana, allenato prima da Enzo Zabberoni, poi da Paolo Costoli e Celio Brunelleschi, Galletti, fu olimpionico, primatista italiano, collezionò 11 titoli italiani ed ebbe straordinari risultati agli Europei del 1958. Iniziò a nuotare nel fiume Arno a 13 anni e concluse la sua carriera prima delle Olimpiadi di Tokyo del 1964. Un atleta che ha sempre vestito i colori biancorossi della Rari.
Fu uno degli allievi prediletti di Paolo Costoli ed Enzo Zabberoni che lo ritenevano, non a torto, un vero e proprio fenomeno. Dominò la scena nazionale nel fondo dello stile libero e nel dorso sul finire degli anni cinquanta riuscendo ad ottenere una delle poche medaglie conquistate da atleti italiani in manifestazioni internazionali (fu infatti bronzo agli Europei di Budapest nel 1958 nella specialità dei 400 stile libero). Paolo Galletti vinse titoli italiani a ripetizione, stabilì primati su primati (12 in totale fra 400-800-1500 stile libero 200 dorso e staffetta 4×200 stile libero). Rappresentò l’Italia a due Olimpiadi: Melbourne ’56 e Roma ’60. Complessivamente vinse 11 titoli italiani Assoluti dei quali 6 estivi e 5 indoor.
Da atleta eclettico quale era, fu anche un ottimo giocatore di pallanuoto e militò nella prima squadra della Florentia per 10 stagioni (dal 1955 al 1965) ottenendo complessivamente 87 presenze e 13 gol.
Poi Galletti, grande amante dell’Antica Grecia, si dedicò con successo alla pittura fatta di composizioni geometriche proiettate in uno spazio immaginario senza fondo e senza fine. Opere che sono state esposte a Parigi, Bologna, Firenze, Milano e Torino.
Alla famiglia le più sentite condoglianze da parte del presidente Andrea Pieri, del consiglio direttivo, dei tecnici, dei soci che lo hanno conosciuto e apprezzato come atleta e come uomo.